ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 1  N° 2  -  MARZO 2004

 


 

 
 
I PENSIERI DI CAPAREZZA

 
     
 

Caparezza in questo album fa il punto della situazione, un punto interrogativo, perché lui si fa un sacco di domande. Per Caparezza la musica non ha bisogno di dogmi, sette, massonerie ed altre menate che servono solo a fissare dei paletti. Quei paletti, secondo Caparezza ve li dovete ficcare nel………… NASO uno per uno. La musica di Caparezza si chiama “Suppomusica”, proprio perché parte dal concetto dei paletti di cui sopra.
Caparezza ai fan preferisce i simpatizzanti, perché i fan, con le loro aspettative, tendono a fissare i soliti paletti. E Caparezza, quando vede dei paletti, viene preso da un irrefrenabile desiderio. Caparezza sostiene che “Essere diversi significa essere se stessi e, a volte, essere se stessi significa non essere altri”, altresì è convinto che “La cultura non è ciò che sai ma ciò che fai di ciò che sai” e che “Frank Zappa è un figo”. Caparezza fa parte della categoria “disoccupati con l’alibi dell’arte”, posta tra “disoccupati con l’alibi della laurea” e “disoccupati con l’alibi di aver sposato un calciatore”. Qualunque sia la generazione di Caparezza, lui viene da un’altra.
“Verità supposte” è un album di paradossi perché la verità non può essere supposta, e la supposta vera ha sempre un bugiardino.
 

Andrea Carando

 

HOME PAGE