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sì, dopo la patente a punti ecco
un’ulteriore innovazione, che questa volta tocca ancora più da vicino la
vita di noi studenti: si chiama “100 punti per l’apprendimento autogestito”,
e probabilmente sarà il nuovo metodo di valutazione che sarà adoperato dalle
scuole italiane.
La proposta è stata elaborata da un professore dell’Istituto Tecnico
Commerciale per il Turismo “Scarpellini” di Foligno (Perugia), e consiste in
una griglia suddivisa
in due pagine in cui inserire il punteggio ottenuto grazie a compiti in
classe, interrogazioni, ricerche, test, ma anche lavoro svolto a casa e
persino domande pertinenti e intelligenti.
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Una volta accumulati, i punti sono da
aggiungere ad un iniziale bonus di 100, dai quali si scaleranno eventuali
risultati negativi, corrispondenti a riduzioni di punteggio. L’obiettivo
sarà di ottenere almeno 100 punti alla fine del quadrimestre per poter
guadagnare la sufficienza.
Nella scuola in cui è già stato sperimentato questo sistema, gli alunni
sembrano averlo accolto in maniera positiva, e d’altro canto anche il
Preside è soddisfatto e ritiene che in questa maniera la valutazione sia più
organica. Solo i pedagogisti sembrano perplessi: a loro parere questo nuovo
metodo rischia di trasformare la vita scolastica in una gara quotidiana. Per
quanto ci riguarda crediamo che questa possa essere un’efficace integrazione
dei metodi valutativi tradizionali, ma non pensiamo sia il caso di affidare
soltanto a questa nuova scheda i nostri futuri giudizi.
Matteo Sanelli & Giovanni Di Nunno |
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