|
|
|
Il passo cadenzato si sente da
lontano ed echeggia tra le volte della Basilica di San Pietro.
Il drappello di Guardie Svizzere si dirige verso l’altare
maggiore, dove Papa Benedetto XVI presiederà una solenne
celebrazione. Il comandante Elmar Mäder, con tono di voce forte
e deciso coordina il piccolo reparto che si schiera intorno al
Baldacchino del Bernini. La scena è suggestiva: decine di
turisti assistono al loro passaggio, reso ancor più solenne
dalla storica e variopinta uniforme, con tanto di elmo ed
alabarda. Ė l’occasione per scattare una foto ed immortalare le
Guardie Svizzere, un esercito che ha origini antica. Cinquecento
anni fa, infatti, in questo stesso luogo, presero servizio le
prime guardie. Da allora e per questi lunghi secoli sono rimaste
in Vaticano al servizio dei Papi.
|
Ė l’esercito del più piccolo
stato del mondo, il Vaticano, (circa 1000 abitanti), 140 volte
più piccolo di San Marino. In tutto conta un centinaio di
soldati, una rappresentanza piccolissima per un’area grande meno
di mezzo chilometro quadrato. Eppure si tratta di un Corpo
prestigioso, perché simbolo di uno Stato che al di là della
propria realtà territoriale, ha per confine il mondo intero.
|
UNA DIVISA VARIOPINTA
L’idea di una divisa così
colorata viene fatta risalire ai tempi del grande Raffaello (il
pittore!!! Non la tartaruga ninja). I colori che la rendono
tanto sgargiante sono quelli tradizionali legati alla nobile
famiglia dei Medici: blu, rosso e aranci, ai quali si intona
perfettamente il bianco dei guanti e del colletto. Nelle grandi
solennità la Guardia Svizzera veste una corazza con morrione
(casco di metallo con pennacchio) e alabarda.
GIURANO FEDELTA'
Il 6 maggio di ogni anno si
svolge il giuramento delle nuove reclute. Ciascuna, chiamata per
nome, si fa avanti e con la mano sinistra sulla bandiera della
Guardia e la destra alzata le tre dita aperte, quale simbolo
della Trinità, giura fedeltà al Papa davanti al Comandante. |
|
|
|