ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 1  N° 3  -  GIUGNO 2004

 


 

 

 
 
USANZE TRIBALI

E SOCIETA' MODERNA

 
     
 

L'indossare abiti è soltanto uno dei modi in cui l'animale umano si adoma. Oltre a vestirsi, infatti, egli si può incidere la pelle, forare la carne, profumare il collo, tagliare i capelli, dipingere le unghie, limare i denti. Alcune di queste forme di "abbellimento" durano tutta la vita; altre, invece, sono solo temporanee, ma tutte operano come importanti esibizioni umane indicanti lo stato sociale, la condizione sessuale, la disposizione all'aggressione, l'alleanza di gruppo, l'allegria o qualche altra qualità del corpo così decorato.
Le decorazioni costanti - quelle che comportano qualche forma di mutilazione fìsica - risalgono a tempi antichi e sono simbolo di appartenenza ad una società rigida dove la fedeltà al gruppo era di primaria importanza. Sono distintivi che non si possono mai togliere e che separano chi li porta da tutti gli altri gruppi fino alla morte. Spesso l'applicazione delle decorazioni viene effettuata con una speciale cerimonia, un'iniziazione tribale, nella quale l'iniziato soffre fisicamente. Questo dolore o una parte importante del legame. Una tremenda prova fisica che lo lega ancora più strettamente a quanti lo condividono con lui. Acquisire lo status di appartenenza al gruppo è un evento così doloroso che in seguito sarà sempre considerato come qualcosa di importanza vitale.

Questi tipi di usanze sono senza dubbio di origine tribale, ma la nostra società ormai da qualche anno le ha "importate". Infatti i significati profondi della spiritualità sono diversi, ma tanti di noi usano praticare sul proprio corpo tatuaggi oppure perforazioni come piercing o scarnifìcazioni.
Questo è da molti considerato un aspetto negativo, di mal costume, e soprattutto brutto. Bisognerebbe invece prender coscienza del fat­to che il piercing piuttosto che il tatuaggio possono significare, per chi li porta, momenti importanti oppure semplici forme di abbellimento esteriori.
Infatti, attualmente, la maggior parte delle persone accetta di farsi bucare perché il piercing è bello, catalizza l'attenzione delle persone e crea un senso di stupore e curiosità. Ci sono anche significati di protesta verso la società capitalistica e borghese, senza più riti e valori, in cui la sete di potere domina.

 

Molto spesso viene detto che il piercing stia diventando un fenomeno di massa, ma questo non è assolutamente vero. Il tutto nasce semplicemente dal "baccano" e dai falsi allarmismi delle riviste di moda, che giudicano questa pratica non proprio attinente al buon costume. E' inutile considerare brutta questa forma di espressione perché la nostra società ha ormai sfatato questo termine. Proprio su questo argomento è interessante leggere una dichiarazione del Prof. Romeo Bodei.
"Nell' età moderna si scopre che la bellezza non ha più a che vedere con ciò che è misurabile, ma in un universo infinito noi abbiamo l'esperienza dello smisurato, dell'incommensurabile. Keplero, ad esempio, si vergognava della sua matematica e della sua astronomia perché non voleva ammettere che il movimento dei pianeti fosse ellittico e non circolare, che era perfetto per eccellenza. Ecco in questo periodo il brutto comincia ad essere recepito come qualcosa che esiste in natura. Ci sono poi le esplorazioni geografiche che dimostrano l'esistenza di una quantità di animali strani, oppure bellissimi ma velenosi. Quindi nasce P idea che la creazione è qualcosa di misterioso che mescola il bene e mescola il male".
Da una recente statistica apparsa sulla rivista inglese "Body Art", risulta quanto segue: il 61% delle donne e il 77% degli uomini hanno apprezzato molto l'esperienza di farsi fare un piercing; il 67% delle donne e il 79% degli uomini affermano che il piercing ha accentuato molto la sensibilità della parte bucata; per il 65% delle donne e il 73% degli uomini, il piercing è stata un'incredibile occasione di svolta.

 

 Fabio Mantovani

 

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