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Nella
religione cristiana grande importanza ha la festività di Pasqua, la
Resurrezione di Cristo che con il suo sacrificio cancella le
ataviche colpe umane.
Tra le pieghe di questa festa religiosa, però, sono ben nascosti
molti simboli e tradizioni di origine pagana, ricordi di altre e ben
più antiche festività poi cancellate dal Cristianesimo con una vera
e propria opera di sincretismo.
Per effettuare un esame etimologico della "Pasqua" dobbiamo rifarci
al termine inglese "Easter" che ci riporterebbe ad antichi culti
legati al sopraggiungere della primavera e in particolare ad una
antica divinità pagana, la Dea Eostre.
Interessante tradizione tipica della Pasqua è lo scambio delle uova
di cioccolato. Questa tradizione è fortemente legata al culto della
Dea precedentemente descritta: infatti nelle tradizioni pagane si
celebrava il ritorno della Dea andando a scambiarsi uova "sacre"
sotto l'albero ritenuto "magico" del villaggio, usanza che dunque
collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.
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Simbolo della Dea è la lepre o il coniglio che
in realtà rappresenta la stessa divinità che si rende immanente e
concepisce se stessa come divinità dei boschi. L'animale, poi, non è
casuale, ma scelto non solo per le sue famose doti riproduttive, ma
anche e perché, secondo i Germani, le aree nere della luna
rappresenterebbero proprio la lepre, sancendo così la sacralità
dell'animale.Una delle credenze dell'uomo antico era quella che,
cibandosi dell'animale simbolo della divinità o meglio espressione
stessa della divinità, non faceva altro che rendersi partecipe di
quella scintilla di divino che è insita nella sua immanenza.
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Anche
l'uovo non è scelto a caso,
ma è da sempre simbolo di rinascita. Per l'antico
raccoglitore e cacciatore, la Primavera portava gli uccelli
a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo
sostentamento dopo l'austerità dell'inverno. La stessa
deposizione di uova differenti da parte delle diverse specie
di uccelli potrebbe portare all'idea delle uova
differentemente dipinte che si sono poi tramandate fino ai
giorni nostri. L'uovo diventa così potente talismano di
fertilità e vita come testimoniato dalle usanze delle uova
sacre Russe o Ucraine ove il cibarsi di questo alimento
celebrerebbe la rinascita del sole e il ritorno delle
stagioni dell'abbondanza.
Vi sono molte leggende legate all’uovo. Una leggenda narra
ad esempio che Maria Maddalena si presentò all'imperatore
Tiberio con un uovo dal guscio rosso , o ancora la Vergine
Maria donò a Ponzio Pilato un cesto di uova colorate per
implorare la liberazione del Cristo. Il cibarsi delle uova,
così, diventa un rituale collettivo di partecipazione alla
nuova vita e dunque alla resurrezione pasquale.
In questa tradizione fortemente pagana si inserisce il
cero pasquale,
il fuoco sacro alla religione Cristiana che anche in questo
caso attinge a piene mani dal mistico sacco dei rituali
pagani. Così ecco che nelle chiese si spengono le luci,
proprio a rappresentare il dominio assoluto del buio, visto
solo successivamente come male, poi trionfa la luce,
simboleggiata dal cero dal quale si accendono le varie
candele, che si portano a casa come i pagani portavano i
loro tizzoni accesi: un mistico intreccio di culture e
credenze che si fondono in antichi rituali e simbologie che
si perdono nella notte dei tempi.
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La dignità non consiste nel possedere onori, ma
nella coscienza di meritarli.
Aristotele |
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